Il nuovo sistema di supervisione sviluppato dal costruttore veneto Piovan non è una semplice revisione della precedente versione. Si tratta di un prodotto nuovo con cui anticipare la data del 2020 quando, secondo le linee guida dell’industria 4.0, le reti di comunicazione dovranno avere una capacità di scambio dati tale da permettere la connessione tra tutte le differenti parti di un ecosistema tecnologico.
Si chiama Winfactory 4.0 il software di supervisione sviluppato da Piovan e non rappresenta una versione rivista dello storico Winfactory, che l’azienda ha lanciato nel 2008 come primo strumento di monitoraggio e controllo degli impianti da remoto. Questo nuovo applicativo, presentato in anteprima in occasione del K 2016, è già pronto per l’industria 4.0, l’insieme di protocolli e tecnologie in via di implementazione che costituisce il nucleo della quarta rivoluzione industriale: la manifattura digitale.
L’industria 4.0 nasce da un progetto strategico del governo tedesco per l’evoluzione tecnologica e l’ottimizzazione dei processi industriali, volto alla realizzazione di un sistema articolato che permetta la massima efficienza produttiva, il miglior utilizzo dell’energia e la maggiore possibilità di customizzazione delle merci, anche in un contesto di produzione di massa. L’integrazione tra strutture produttive, distributive e informative dell’industria manifatturiera è il cardine del concetto di smart factory. Piovan la mette in pratica con l’evoluzione del proprio software di controllo e gestione del processo, secondo le linee guida di Industrie 4.0, arrivando in anticipo rispetto alla data prevista (il 2020) in cui le reti di comunicazione avranno una capacità di scambio dati tale da permettere la connessione compiuta tra tutte le diverse parti di un ecosistema tecnologico.
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